Maltagliati alle Garitule

Gallinaccio, galletto, finferlo, garitola, gialletto, questo fungo dai mille nomi è il protagonista di questa ricetta.
Partiti per andare a cogliere more abbiamo ripiegato su una veloce fungata, dato che il luglio più freddo dal 1981 ha rallentato la crescita dei frutti del rovo.
Memore dei racconti fantastici di Selena sulle sue imprese di “fungaiola” sulle pendici del Monte Pollino, ho incominciato la ricerca con ottimismo, ma dopo 2 ore di ricerca un bivio mi si presenta davanti: Sele ha ingigantito i suoi racconti (raccolte miracolose, ovuli reali come piovessero) oppure i suoi “poteri” sono inefficaci nei boschi piemontesi. Aveva trovato 2 ( di numero!) garitole, mentre io, che non sono mai stato un grande cercatore (grazie anche alla mia vista da talpa), avevo riempito il mio cavagnin.
Sia come sia, mi sono sorbito le spiegazioni barocche di Sele sulla sua performance durante tutto il tragitto di ritorno.
Il nostro raccolto è stato questo:

Abbiamo quindi deciso di preparare un sugo di garitule dove affogare i nostri maltagliati fatti in casa per 4 persone.

PREPARAZIONE SUGO:

Abbiamo preparato un soffritto di cipolla e pomodori freschi, aggiungendo spezie secondo gusto ( noi siamo grandi amanti del pepe).
Abbiamo pulito con cura le nostre garitole tagliandole in pezzi non troppo piccoli, e le abbiamo aggiunte al soffritto per pochi minuti ( la carne del fungo a noi piace compatta).
Il risultato è stato questo:

PREPARAZIONE MALTAGLIATI:

Una volta saliti a galla i maltagliati vanno gettati nella padella col soffritto e sbollentati per pochi minuti, girando il tutto affinché i sapori si abbraccino. Impiattare e… mangiare!

PREPARAZIONE PIATTO:

Una volta saliti a galla i maltagliati vanno gettati nella padella col soffritto e sbollentati per pochi minuti, girando il tutto affinché i sapori si abbraccino. Impiattare e… mangiare!

Questo il risultato PRIMA e DOPO: