Marmellata di Pesche

Ciao a tutti!

Questo periodo dell’anno è quello dove in campagna si corre di più, perché c’è sempre qualcosa da fare: i sott’oli, le parmigiane da mettere nel freezer, la conserva, la marmellata… oltre ai normali lavori ovviamente! Oggi vorrei qui riportare la ricetta per la fantastica Marmellata di Pesche della nonna, che per il suo gusto dolce e delicato è la preferita di Albi tra le marmellate fatte in casa.

1) raccolta: abbiamo deciso di fare questa marmellata con frutta la più matura possibile, e questo perchè, a differenza di quel che succede con altre marmellate, con le pesche si sente molto la differenza di sapore se si utilizzano pesche poco mature. Noi abbiamo usato pesche gialle, pesche bianche e percoche, ma si possono usare anche le pesche noci e le nettarine, anche se queste si adattano di più per la loro consistenza alla conserva a pezzi in barattolo.
Abbiamo quindi raccolto i frutti da terra, sotto il pesco e sotto il percoco, scartando ovviamente i frutti marci e quelli ricoperti da moscerini, ma prendendo quelli con qualche bozzo: la nonna dice che se li si pulisce bene sono proprio loro a dare il “sapore” alla marmellata.

2) lavaggio della frutta e dei barattoli: dal momento che abbiamo scelto frutta molto molto matura, durante il momento del lavaggio bisogna fare attenzione a non spappolare tutto: abbiamo preso una bacinella e l’abbiamo riempita di acqua molto fredda, abbiamo messo la frutta a bagno e dopo qualche minuto l’abbiamo dolcemente “raccolta” dalla bacinella, mettendola in uno scolapasta..bisogna cambiare l’acqua e ripetere le operazioni precedenti un paio di volte, fino a che l’acqua non sarà pulita: a questo punto le pesche sono pulite!!; abbiamo anche lavato tutti i barattolini che avevamo preventivamente tenuto da parte, controllando che ciascuno avesse il suo tappo e che i tappi fossero in buono stato (mai usare coperchi con muffa o sporchi!!! altrimenti si rischia di buttare via tutto!!).

3) pulitura: abbiamo pulito le parti scure da ogni pesca, tenendo le parti di polpa e buccia sane e facendo bene attenzione a togliere tutte quelle parti con vermetti (che saranno anche il cibo del futuro, ma non fanno certo parte della nostra ricetta per la marmellata!), molto comuni nelle pesche mature;

4) cottura: abbiamo messo tutte le pesche (ben 7 kg!!) in un pentolone con un bicchiere d’acqua e lo zucchero..la quantità di zucchero da utilizzare pesche a pezzettidipende un po’ dai gusti, nonché da quello che si vuole fare con la marmellata: tenete presente che lo zucchero in marmellate di frutti naturalmente molto dolci si mette soprattutto per conservare la marmellata più a lungo. Noi ne abbiamo fatte 2 versioni, una con 200 grammi per kg di pesche da mangiare “subito” e una con 300 grammi, da mettere via per l’inverno…Per qualche minuto le pesche devono andare a fuoco molto molto basso e bisogna rimestarle continuamente per non farle appiccicare al fondo. (se si appiccicassero poco male, basta metterle in un altra pentola al più presto per contenere il danno e continuare con la cottura!) Abbiamo lasciato che le pesche cuocessero un’oretta dalla bollitura, quindi le abbiam frullate con il mixer ad immersione ed abbiamo aggiunto il succo di 2 limoni.  Questo è il momento più duro della preparazione, in quanto non bisogna smettere di mescolare, anche se la marmellata diventa densa e quindi questa operazione diventa frulliamo le pesche..molto pesante.
Capire quando la marmellata è pronta è più che altro questione di esperienza, e noi purtroppo siamo ancora molto inesperti….abbiamo quindi sfruttato dei trucchetti di cui avevo già parlato nella ricetta per la marmellata di prugne.

Se vi sembra che il momento fatidico non arrivi mai dovete stare tranquilli, a noi ci son volute quasi 2 ore tra quando abbiamo acceso il gas a quando abbiamo cominciato ad imbarattolare….

5) imbarattolamento: quando la marmellata è finalmente pronta….non va spento il gas! questo perché, come avrete intuito, la marmellata si mantiene liquida grazie alle alte temperature…e noi vogliamo ovviamente che solidifichi nel barattolo, non nella pentola…

…quindi, con il gas al minimo, prendiamo un  barattolo alla volta (mettere possibilmente i barattoli vicino alla pentola qualche minuto prima che la marmellata sia pronta, in modo tale che si scaldino e quindi evitino di scoppiarvi in mano per lo shock termico) e lo riempiamo di marmellata. Un buon trucco è quello di mettere una forchetta nel barattolo prima di cominciare a versare la marmellata, perché questo (non chiedetemi perché) sembra evitare la rottura del barattolo (sempre dovuta allo shock termico). appena il barattolo è pieno (non riempiteli fino all’orlo) bisogna prenderlo con uno strofinaccio e avvitargli molto bene il tappo…

6) Conservazione: il miglior posto per conservare le marmellate è un posto fresco, al riparo da luce e calore. Ricordate di scrivere su ogni barattolo l’anno di realizzazione e il contenuto e….

BUON APPETITO!!

7) Usi: Perfetta per la realizzazione di crostate; Consigliatissima per la colazione con te o latte di riso (entrambi FAIDATE Risatona) e biscotti secchi o pane fatto in casa.

Ti piace quello che scriviamo? Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter!